Giumak
2010-07-21 06:34:23 UTC
Ne ho scritto qualcosa in passato.
L'altro giorno, rovistando fra i vecchi libri che poltriscono per
dieci mesi all'anno negli scaffali della grande libreria della casa al
mare, ho ritrovato quello che credevo fosse andato perso: 'Il Raid
automobilistico' , 'come, dove, quando' di Nino Cirani, edito da
Domus, (la casa editrice di riviste come 'Quattroruote'), nel 1973.
Un giorno, era appunto nel giugno del '73, ero a Milano per motivi
legati all'università. Passando davanti ad una libreria del centro,
notai in vetrina il libro in questione: nel locale c'era un sacco di
gente vestita in modo molto formale, fotografi, cocktails e salatini.
Incuriosito provai ad entrare e nessuno me lo impedì. Di lì a poco
iniziò la conferenza di presentazione del libro esposto in vetrina e
vidi per la prima volta Nino.
Era anche lui tirato 'a lucido', ma si vedeva fin troppo bene che in
quell'abito, per lui inusuale, ci stava molto scomodo.
Ascoltai, dapprima incredulo poi estasiato, la descrizione delle
avventure di viaggio da lui affrontate, qui di seguito un breve
riepilogo delle sue principali imprese, tratto da un articolo di
Giorgio Rosato:
"Agli inizi degli anni Sessanta, quando gli unici fuoristrada
circolanti sulle nostre strade erano rappresentati (tranne rare
eccezioni) dalle Fiat Campagnola in dotazione alle forze armate, c’era
già qualcuno in Italia che affrontava le piste e i deserti di tutto il
mondo a bordo di una Land Rover.
Il suo nome era Nino Cirani (1926-1998) e la prima avventura che lo
vede protagonista nel 1962 è la traversata da Milano a Ceylon (138
giorni, 31.000 Km) su una Land Rover 88 battezzata “Aziza
1” (dall’arabo aziza=carina). L’idea originale era quella di spingersi
fino a Singapore dopo aver attraversato la Birmania, ma una serie di
problemi politici che impedirono l’ingresso nell’odierna Myanmar e le
proibitive condizioni della Stilwell Road (la famosa strada costruita
durante il secondo conflitto mondiale che percorreva tutta la penisola
indocinese fino a Bangkok) convinse Cirani a ripiegare su Ceylon.
Alcuni anni dopo, nel 1965 è la volta dell’Africa con la traversata da
Città del Capo fino al Cairo (otto mesi e mezzo, 53.000 Km) a bordo di
una Land Rover 109 (“Aziza 2”). Rispetto al viaggio precedente, la
traversata del continente africano si rivelò un’impresa molto faticosa
e difficile da portare a termine a causa della totale assenza di piste
in alcune aree attraversate, come quella compresa tra Addis Abeba e il
Lago Rodolfo dove le uniche informazioni all’epoca disponibili erano
racchiuse in una vecchia guida risalente al periodo del nostro “Impero
Mussoliniano”.
Rientrato in Italia Cirani si mette subito al lavoro per una nuova
spedizione e tra l’estate del ’68 e la primavera del ’69 porta a
termine quella straordinaria avventura destinata a diventare la sua
maggiore impresa: la traversata dell’intero continente americano da
nord a sud, a bordo di una nuova Land Rover 109 (la mitica “Aziza 3”)
che si trasforma in un vero e proprio viaggio da record: in circa 11
mesi vengono percorsi 102.000 chilometri dall’Alaska fino alla Terra
del Fuoco. Nel corso di questo viaggio, che rappresentava comunque il
più lungo raid automobilistico fino ad allora mai effettuato, venne
stabilito anche il record per l’altezza massima raggiunta da un
veicolo a motore, quando l’Aziza 3 conquista sulle ande boliviane la
quota di 5.007 metri alle pendici della vetta del Cerro Rico.
Nel corso di questo viaggio Cirani tentò anche di superare
l’impentrabile giungla della Serrania del Darien, nell’istmo di
Panama, riuscendo però ad inoltrarsi solo per alcune decine di
chilometri; traversare questo tratto con un solo veicolo e senza
l’appoggio di un’adeguata struttura di sostegno era del resto
un’impresa impossibile e solo alcuni anni dopo (tra il ’71 e il ’72)
una mega spedizione organizzata dalla Land Rover per il lancio della
Range riuscirà a portare a termine l’impresa.
Dopo aver attraversato in totale 18 paesi (Stati Uniti, Canada,
Messico, Guatemala, Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama,
Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia, Argentina, Cile,
Paraguay, Brasile) e superato ben 64 controlli doganali, l’Aziza 3
viene imbarcata nel porto di Rio de Janeiro sulla motonave Augustus
per rientrare in Italia.
Negli anni successivi Nino Cirani continua infaticabile la sua
attività di raid-man a trazione integrale intorno al mondo effettuando
cinque ricognizioni nel Sahara (1972-73-74-78-79), una nuova
traversata in Asia (1975) e in Africa (1977) e il periplo
dell’Australia (1978), della Nuova Zelanda (1978) e dell’Islanda
(1980). "
Credo che la ben più conosciuta e recente spedizione 'Overland', di
Beppe Tenti, non abbia fatto altro che ricalcare gli stessi percorsi
compiuti da Nino venti anni prima, solo che lo ha fatto con una
ricchezza di mezzi sia economici che meccanici
impressionante.
Il numero dei chilometri pèercorsi da lui non è poi così
straordinario: probabilmente molti di noi ne hanno percorsi anche di
più...a bordo degli aerei! Lui quelli che ha percorso li ha vissuti
tutti, metro per metro, a stretto contatto con la gente, sua grande
passione, con la natura, con le situazioni più diverse; è questa,
IMHO, la vera straordinarietà della sua impresa.
Il libro contiene moltissime note di viaggio entusiasmanti ed anche
moltissimi consigli importanti sugli allestimenti da adottare in
condizioni particolari. Nino era Architetto e quindi ha impiegato la
sua creatività nello sviluppo di ogni singolo accessorio da lui usato.
Poichè il libro è molto difficile da reperire in commercio, (ne ho
visto una copia su ebay a ben 45 eu!), ho deciso di pubblicarlo ad
episodi sul mio sito web a memoria ed onore di Nino, ne darò via via
notizia anche qui a favore di quanti fossero interessati a leggerlo,
sperando di fare cosa gradita agli appassionati, come me, di questo
modo di viaggiare.
Saluti
Beppe / Giumak
L'altro giorno, rovistando fra i vecchi libri che poltriscono per
dieci mesi all'anno negli scaffali della grande libreria della casa al
mare, ho ritrovato quello che credevo fosse andato perso: 'Il Raid
automobilistico' , 'come, dove, quando' di Nino Cirani, edito da
Domus, (la casa editrice di riviste come 'Quattroruote'), nel 1973.
Un giorno, era appunto nel giugno del '73, ero a Milano per motivi
legati all'università. Passando davanti ad una libreria del centro,
notai in vetrina il libro in questione: nel locale c'era un sacco di
gente vestita in modo molto formale, fotografi, cocktails e salatini.
Incuriosito provai ad entrare e nessuno me lo impedì. Di lì a poco
iniziò la conferenza di presentazione del libro esposto in vetrina e
vidi per la prima volta Nino.
Era anche lui tirato 'a lucido', ma si vedeva fin troppo bene che in
quell'abito, per lui inusuale, ci stava molto scomodo.
Ascoltai, dapprima incredulo poi estasiato, la descrizione delle
avventure di viaggio da lui affrontate, qui di seguito un breve
riepilogo delle sue principali imprese, tratto da un articolo di
Giorgio Rosato:
"Agli inizi degli anni Sessanta, quando gli unici fuoristrada
circolanti sulle nostre strade erano rappresentati (tranne rare
eccezioni) dalle Fiat Campagnola in dotazione alle forze armate, c’era
già qualcuno in Italia che affrontava le piste e i deserti di tutto il
mondo a bordo di una Land Rover.
Il suo nome era Nino Cirani (1926-1998) e la prima avventura che lo
vede protagonista nel 1962 è la traversata da Milano a Ceylon (138
giorni, 31.000 Km) su una Land Rover 88 battezzata “Aziza
1” (dall’arabo aziza=carina). L’idea originale era quella di spingersi
fino a Singapore dopo aver attraversato la Birmania, ma una serie di
problemi politici che impedirono l’ingresso nell’odierna Myanmar e le
proibitive condizioni della Stilwell Road (la famosa strada costruita
durante il secondo conflitto mondiale che percorreva tutta la penisola
indocinese fino a Bangkok) convinse Cirani a ripiegare su Ceylon.
Alcuni anni dopo, nel 1965 è la volta dell’Africa con la traversata da
Città del Capo fino al Cairo (otto mesi e mezzo, 53.000 Km) a bordo di
una Land Rover 109 (“Aziza 2”). Rispetto al viaggio precedente, la
traversata del continente africano si rivelò un’impresa molto faticosa
e difficile da portare a termine a causa della totale assenza di piste
in alcune aree attraversate, come quella compresa tra Addis Abeba e il
Lago Rodolfo dove le uniche informazioni all’epoca disponibili erano
racchiuse in una vecchia guida risalente al periodo del nostro “Impero
Mussoliniano”.
Rientrato in Italia Cirani si mette subito al lavoro per una nuova
spedizione e tra l’estate del ’68 e la primavera del ’69 porta a
termine quella straordinaria avventura destinata a diventare la sua
maggiore impresa: la traversata dell’intero continente americano da
nord a sud, a bordo di una nuova Land Rover 109 (la mitica “Aziza 3”)
che si trasforma in un vero e proprio viaggio da record: in circa 11
mesi vengono percorsi 102.000 chilometri dall’Alaska fino alla Terra
del Fuoco. Nel corso di questo viaggio, che rappresentava comunque il
più lungo raid automobilistico fino ad allora mai effettuato, venne
stabilito anche il record per l’altezza massima raggiunta da un
veicolo a motore, quando l’Aziza 3 conquista sulle ande boliviane la
quota di 5.007 metri alle pendici della vetta del Cerro Rico.
Nel corso di questo viaggio Cirani tentò anche di superare
l’impentrabile giungla della Serrania del Darien, nell’istmo di
Panama, riuscendo però ad inoltrarsi solo per alcune decine di
chilometri; traversare questo tratto con un solo veicolo e senza
l’appoggio di un’adeguata struttura di sostegno era del resto
un’impresa impossibile e solo alcuni anni dopo (tra il ’71 e il ’72)
una mega spedizione organizzata dalla Land Rover per il lancio della
Range riuscirà a portare a termine l’impresa.
Dopo aver attraversato in totale 18 paesi (Stati Uniti, Canada,
Messico, Guatemala, Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama,
Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia, Argentina, Cile,
Paraguay, Brasile) e superato ben 64 controlli doganali, l’Aziza 3
viene imbarcata nel porto di Rio de Janeiro sulla motonave Augustus
per rientrare in Italia.
Negli anni successivi Nino Cirani continua infaticabile la sua
attività di raid-man a trazione integrale intorno al mondo effettuando
cinque ricognizioni nel Sahara (1972-73-74-78-79), una nuova
traversata in Asia (1975) e in Africa (1977) e il periplo
dell’Australia (1978), della Nuova Zelanda (1978) e dell’Islanda
(1980). "
Credo che la ben più conosciuta e recente spedizione 'Overland', di
Beppe Tenti, non abbia fatto altro che ricalcare gli stessi percorsi
compiuti da Nino venti anni prima, solo che lo ha fatto con una
ricchezza di mezzi sia economici che meccanici
impressionante.
Il numero dei chilometri pèercorsi da lui non è poi così
straordinario: probabilmente molti di noi ne hanno percorsi anche di
più...a bordo degli aerei! Lui quelli che ha percorso li ha vissuti
tutti, metro per metro, a stretto contatto con la gente, sua grande
passione, con la natura, con le situazioni più diverse; è questa,
IMHO, la vera straordinarietà della sua impresa.
Il libro contiene moltissime note di viaggio entusiasmanti ed anche
moltissimi consigli importanti sugli allestimenti da adottare in
condizioni particolari. Nino era Architetto e quindi ha impiegato la
sua creatività nello sviluppo di ogni singolo accessorio da lui usato.
Poichè il libro è molto difficile da reperire in commercio, (ne ho
visto una copia su ebay a ben 45 eu!), ho deciso di pubblicarlo ad
episodi sul mio sito web a memoria ed onore di Nino, ne darò via via
notizia anche qui a favore di quanti fossero interessati a leggerlo,
sperando di fare cosa gradita agli appassionati, come me, di questo
modo di viaggiare.
Saluti
Beppe / Giumak